Si fa presto a dire che il problema è la tecnologia, i videogiochi, internet e i social!

Premetto che con quanto scrivo non intendo schierarmi pro o contro la tecnologia ma indagare cosa l’abuso di questi strumenti possa significare.

In molti sostengono che i moderni strumenti tecnologici stiano rovinando generazioni intere di bambini e ragazzi ma anche adulti che sembrano rimanere incantati dagli schermi di cellulari e tablet. Ma, per come la vedo io, lottare contro qualcosa significa dargli forza e forse è più utile farsi toccare emotivamente da cosa sta sotto quel fenomeno e sviluppare una sensibilità nuova.

Faccio un esempio: un bambino assiste ad una lite furiosa dei genitori e si trova a dover sostenere la tensione emotiva che respira in casa anche nei giorni e mesi successivi. All’inizio si spaventa molto, ha la percezione che tutto crolli e la situazione diventa ancora più grave se poi non c’è nessun adulto in grado di accogliere ciò che sta vivendo emotivamente.

Per questo piccolo, una strategia di sopravvivenza alla paura e alla tensione che percepisce in casa può essere quella di chiudersi in un mondo pensato e gli scenari virtuali offerti dai videogiochi e le nuove tecnologie sembrano perfetti per questo!

Forse per questo bambino raccontare quanto sta male è difficile perché sente che le sue parole potrebbero ferire i genitori che difende, oppure rendere la situazione ancora più tesa. È probabile però che il suo bisogno sia che un adulto lo contenga emotivamente in modo che lui possa esprimere il suo pianto, la paura, la rabbia e ogni emozione che prova.

Il videogioco, come anche il vedere continuamente la tv o filmati su you tube  , in questo caso, non sono certo il vero problema e lottare contro la “piaga della tecnologia” non è utile e di sicuro non renderà il piccolo meno solo!

Per come la vedo io, anche quando siamo adulti e rimaniamo incastrati in una qualche dipendenza, abbiamo dentro una parte ferita e spaventata che ha bisogno della nostra tenerezza e cura per potersi manifestare, magari accompagnati da qualcuno che si occupi di questo, piuttosto che di una lotta contro il problema!

  • Marco Meini

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *